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Museo Civico Archeologico "I luoghi del tempo"

Museo Civico Archeologico

Informazioni, contatti e approfondimenti sul Museo civico archeologico di Veroli.

Descrizione

Reperti
Tra i reperti più interessanti custoditi all’interno del museo, si possono osservare un tratto di mura della città risalente al IV secolo a.C. e ornato da un bugnato rustico; un’antefissa frammentaria raffigurante la Potnia theròn, ossia la Signora delle Fiere; alcune epigrafi di epoca romana che commemorano Gracco, prefetto dei fabbri, e Lucio Alfio, duumviro. La raccolta custodisce anche materiale recuperato da due appassionati cultori di storia locale, Giovanni Papetti, a cui si deve la scoperta di un’oinochoe trilobata del gruppo del Fantasma, del IV – III secolo a.C., e Arduino Scaccia Scarafoni, a cui è legato il ritrovamento di un magnifico sarcofago situato oggi nei pressi del Monumento ai Caduti della Prima e Seconda Guerra Mondiale.

Descrizione delle sale

Il Museo civico archeologico è collocato nel Palazzo Municipale dove alcuni ambienti sono adibiti a Museo di civiltà ernica e romana.

L’ingresso è in vicolo Casalunga da cui si accede alla prima sala dove si ammira un tratto di mura in opera poligonale datato al IV secolo a.C. e pertinente al Foro della città romana; alcune epigrafi di epoca romana che ricordano Gracco prefetto dei fabbri e Lucio Alfio, duumviro e  anche signore e curatore della colonia cassinese.

L’epigrafe di Gracco fu ritrovata nel XIX secolo nella campagna dei Veroli mentre il monumento a Lucio Alfio fu innalzato in città dai Collegi dei Sevirali e degli Augustali nel 197 d.C.

Nella seconda sala si ammirano reperti di varia epoca in parte donati al Comune da privati cittadini in parte provenienti dai lavori di ripulitura del criptoportico. Fra di essi si ammirano un’oinochoe ed uno skyphos a vernice nera, frammenti di bucchero, resti di tegoloni di copertura di tombe, ex voto, frammenti di pavimenti a mosaico, elementi idraulici fittili di epoca romana oltre a materiale altomedievale.

Alle pareti di questa sala sono le riproduzioni, a grandezza naturale, del calendario romano (Fasti Verulani) e dell’epigrafe funeraria incisi sulla lastra opistografica rinvenuta nel 1922 all’interno della necropoli paleocristiana scoperta nella proprietà di Luigi Reali.

Pure una interessante collezione di dipinti di soggetto sacro e di preziose ceramiche di proprietà del Comune di Veroli  fa bella mostra di sé .

Bibliografia
D’Onorio Giuseppe – Trulli Giuseppe, Veroli, un percorso di storia e di arte, Veroli 2006

Storia dei reperti - ITALIANO

Alcuni ambienti del Palazzo Municipale sono stati recentemente adibiti a museo di civiltà ernica e romana. L’ingresso al museo si trova su vicolo Casalunga da dove si accede alla prima sala in cui sono visibili le mura megalitiche di sostruzione del Foro, risalenti al IV secolo a.C. Qui sono conservate le iscrizioni romane che ricordano due importanti personaggi: Gracco, prefetto dei fabbri, e Lucio Alfio duumviro. Del personaggio Lucio Alfio sappiamo che oltre a ricoprire la carica di duumviro,era anche curatore della colonia cassinese e che fu proprio per i suoi meriti che i Collegi dei Sevirali e degli Augustali gli innalzarono un monumento. A noi è giunta solo la base del monumento, rinvenuta nel 1356 ai piedi della cattedrale di S. Andrea. Al piano superiore troviamo il Calendario romano (Fasti Verulani) e l'epigrafe funeraria incisi sulla lastra marmorea opistografica rinvenuta nel 1922 all’interno della necropoli paleocristiana scoperta nella proprietà di Luigi Reali. Nell’epigrafe un uomo, forse di nome Vittorino dedica parole affettuose alla moglie, di nome forse Filomena. Dall’iscrizione si ricava che la deposizione avvenne il venerdì 24 del mese di marzo o di giugno del 405 d.C. nel secondo Consolato di Stilicone. Una collezione di ceramiche e dipinti di proprietà del Comune fa bella mostra di sé assieme ad alcuni capitelli antichi. All’interno di vetrine sono esposti reperti di varia provenienza;la maggior parte è stata donata al Comune nel 2005, con alto senso civico, dalla famiglia Papetti mentre altri  sono stati riportati alla luce più recentemente durante i lavori di scavo e ripulitura che hanno interessato il criptoportico. L’epoca di appartenenza del materiale conservato va da quella romana repubblicana, a quella imperiale, al tardo antico, all’alto medioevo.  Dalla sala delle vetrine si scende al sito ipogeo che si sviluppa dal Palazzo Municipale a  piazza Duomo.

History of the artifacts - ENGLISH

Some areas of the Town Hall Palace have recently been employed as the museum of roman and ernican civilization.  The entrance to the museum is on the Casalunga Street where you enter the first room there are the sustaining megalithic walls of the Forum, dating back to the IV century B.C.  Here are conserved the roman inscriptions that recall two important persons: Gracco, the civil governor of the ironsmiths, and Lucio Alfio duumviro of Lucio Alfio we know that besides covering the role of duumviro, he was also the curator of the colony of cassinese.  It was because of his merits that the College dei Sevirali and of the Augustali erected a monument to his memory. Only the base of this monument remains.  It was found in 1356 at the foot of St. Andrew’s Cathedral.  In the upper floors we can find on the walls the reproduction in actual size of the Roman Calendar (Fasti Verulani) and a funeral epigraph engraved on a piece of marble OPISTOGRAFICA found in1922 inside the paleochristian necropolis discovered inside the property of Luigi Reali.  In the epigraph a man whose name is perhaps Vittorino dedicates affectionate words to his wife, whose name is perhaps Filomena.  From the inscription we can learn that the deposition took place on Friday the 24th of March or June in 405 B.C. in the second Consulate of Stilicone.
A collection of ceramics and paintings belonging to the Town are nicely exposed together with some ancient capitelli.  In some glassed cases are exposed various other findings which were donated by the Papetti family to the town in 2005 and others were brought to life during a recent excavation in the criptportico.  The period to which they belong to goes from the Roman Republic, to that of the Imperiale, to the ancient times, to the late Middle Ages.  From this room of the glassed cases you go down to the hypogeum site which extends from the Town Hall Palace to the Duomo Square.

The Fasti Verulani represent an important archaeological evidence, consisting in a piece of marble on which are engraved the first three months (Jan, Feb.,March) of a roman calendar going back to the first century B.C. and reused in Christian times, as a tombstone.  It can be found in the courtyard of the Reali House, on Vittorio Emanuele Street, and was discovered in 1922 when during the works being done in the property of Mr. Luigi reali, a paleochristian necropolis was discovered.  The calendar was recomposed and studied by Prof. Camillo Scaccia Sscarafoni.
On each corresponding column to a month there is at the top the abbreviation of the name:  Ian(naurius), Feb(ruaris), and M(artius); at the bottom the number of the days; the letters of the alphabet, that are repeated from A to H, were used to fix every nine days the dates of the fairs and market days.  Each month had three fixed dates: Calende, None e Idi. The Calende coincided with the first days of the month, the None and Idi mark the 5th and 13th. The letters F,, C, NP., EN., and F., that is, the Fasti, indicated the days in which everyone could attend to their own occupations, go to court, but couldn’t have assemblies. C, comiziali, meant you could have assemblies. N, nefasti, the days for doing religious activities. NP,  were holidays. EN, intercisi, the days in which the first and last part  of the days were sacred but in the middle part one could do their own business.  The Feriae were consecrated holidays either to the divinities or to honor the dead or the spirits beyond the tomb.  In this calendar   January 14th brings bad luck because it recalls the birth of Antonio.  The 17th of January recalls the marriage of Augustus to Livia; Augustus is named as a divinity so we can presume that the calendar of Veroli dates back to after the year 14 A.D., the year of his death.

Indirizzo

Piazza G. Mazzoli, 2, 03029 Veroli FR

Modalità di accesso

Accesso nei giorni e orari indicati. 

Orari

Lunedì
Chiuso

Martedì
09:00 - 13:00
15:00 - 18:00

Mercoledì
09:00 - 13:10

Giovedì
09:00 - 13:00
15:00 - 18:00

Venerdì
09:00 - 13:00

Sabato
09:00 - 13:00
15:00 - 18:00

Domenica
10:00 - 13:00
15:00 - 18:00

Foto

Luoghi collegati

Palazzo Comunale

Cenni storici, Sala Consiliare, Sala dei Roboni, Museo civico archeologico, Sostruzioni del Foro e approfondimenti.

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Ultima modifica: martedì, 12 novembre 2024

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